domenica 24 settembre 2017

Ecco i 19 comandamenti della Montessori per crescere meglio i bambini

Oggi i bambini hanno una vita che può dirsi sicuramente spensierata sotto molti aspetti: giocano, vanno a scuola, possono godere di ogni tipo di supporto e di ambienti adatti alla loro crescita. Ma tutto ciò è stato reso possibile anche grazie a Maria Montessori, la più importante pedagogista italiana (sebbene definirla solamente così sarebbe riduttivo, dal momento che fu anche un ottimo medico ed una grande neuropsichiatra). La Montessori ideò il metodo educativo che oggi prende il suo nome, e che è ancora adottato come modello standard da moltissime scuole non solo materne, ma anche primarie e secondarie di tutto il mondo.
Uno dei lasciti più noti della Montessori furono i suoi “19 comandamenti” sull’educazione del bambino. Andiamo a vederli insieme.

Primo: il bambino impara da ciò che lo circonda. Un chiaro monito per i genitori a non dare cattivi esempi.

Secondo: Se critichi un bambino troppo spesso, imparerà a giudicare gli altri. Le critiche costruttive servono alla crescita, ma l’accanimento promuove solo la cattiveria.

Terzo: Se ti congratuli spesso con un bambino, imparerà ad apprezzare ciò che fanno gli altri.

Quarto: Se ti atteggi in modo scontroso con un bambino, sarà anche lui molto litigioso. Siate voi i primi a dare l’esempio.

Quinto principio della Montessori: Se sei corretto con un bambino, lui lo sarà anche nella vita.

Sesto: Se deridi troppo spesso un bambino, diventerà timido ed insicuro. Un punto che diventa particolarmente delicato non solo per il rapporto con gli adulti, ma anche quando si parla di bullismo.

Settimo: Se fai sentire un bambino al sicuro, imparerà ad avere fiducia negli altri. Anche questo comandamento ruota attorno alla necessità di creare uno spazio sicuro dove i bambini possano crescere e alimentare la propria fiducia.


 Ottavo principio: Se disprezzi spesso un bambino crescerà con un senso di colpa. Particolarmente

interessante il nono: Se incoraggi un bambino ad esporre il suo pensiero e prendi in considerazione ciò che dice, aumenterà l’autostima in se stesso. Ricordatevi che i bambini non sono solo recipienti da riempire: anche loro possono avere ottime idee. La maggiore esperienza non vi dà ragione in automatico.

 Decimo: Se ti mostri accondiscendente con un bambino, imparerà ad essere paziente. Quest’ultimo è stato particolarmente abusato negli ultimi decenni, essere indulgenti è un conto, viziare e darla sempre vinta un altro.

L’undicesimo comandamento recita: Se supporti tuo figlio in ciò che pensa, sarà sicuro di se stesso; il

dodicesimo: Se un bambino cresce in un atmosfera piacevole e se lo si fa sentire utile e capace, imparerà a riconoscere l’amore.

 Il tredicesimo ammonisce a non parlare male dei figli, specialmente in loro presenza,

mentre il quattordicesismo è: Se ti concentri a far prevalere il bene intorno ad un bambino, allora il male non troverà posto. Anche qui la genetica gioca la sua parte irrinunciabile, ma in linea di massima molto comportamenti potenzialmente criminali possono essere mitigati tramite l’educazione.

Il quindicesimo comandamento chiede di ascoltare sempre ciò che un bambino ha da dire, mentre il

sedicesimo ammonisce nell’essere pazienti nei confronti degli errori dei bimbi: stanno imparando a formarsi una morale. Col suo diciassettesimo comandamento la Montessori chiede ai genitori di essere sempre presenti quando i figli hanno bisogno di un aiuto,

mentre il diciottesimo consiste nell’incoraggiarlo e farlo sentire all’altezza del mondo che ha attorno.

Diciannovesimo ed ultimo principio: Mostra al bambino sempre il modo più giusto di fare qualsiasi cosa. Mostragli come dare il meglio che può. Anche qui, nessuno è perfetto, non lo sono i bambini e non lo sarà la nostra educazione. Ma fare sempre del nostro meglio è il minimo che possiamo fare.

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