sabato 18 marzo 2017
Come allenare il cervello a preoccuparsi di meno
Preoccuparsi eccessivamente non influisce solo sulla salute mentale, ma anche su quella fisica. Se è vero che una piccola preoccupazione ci aiuta a prepararci per affrontare meglio alcune situazioni, preoccuparsi troppo ci rende stressati, stanchi e più vulnerabili a condizioni come depressione e ansia.
Quando ci preoccupiamo, il battito cardiaco aumenta, si suda di più, e la respirazione diventa più affannosa. Si può diventare anche più pallidi, in quanto il sangue passa dalla pelle ai muscoli, per prepararli a “lottare” contro la situazione. Il nostro corpo è preparato a rispondere ai pericoli, ma la tensione può portare con sé tremore, mal di testa e di schiena. Di seguito ti suggeriamo come allenare il cervello a preoccuparsi di meno.
Scrivi le tue preoccupazioni. Trasferire le preoccupazioni in parole concrete aiuta a trasformare il dubbio in un problema reale, con una possibile soluzione. Secondo uno studio dell’Università di Chicago, chi mette nero su bianco le proprie preoccupazioni riesce ad avere una visione più chiara sulle possibili soluzioni.
Meditazione. E’ una tecnica antica, che può alleviare e curare numerose condizioni. Chiudere gli occhi e concentrarsi sulla propria respirazione aiuta a migliorare la stabilità mentale e le funzioni cognitive. Farlo per 2 minuti ci aiuta a liberare la mente e sentirsi più ottimisti.
Attività fisica. Offre benefici sia fisici che mentali. Farlo regolarmente ci aiuta a riprendere le redini della nostra vita: il senso di controllo aumenta anche l’autostima, riducendo stress e preoccupazioni. Senza contare che le attività aerobiche riducono la produzione di ormoni dello stress (cortisolo e adrenalina).
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